Trasmettiamo il testo completo della lettera aperta, a firma del candidato Presidente Gerardo Longobardi e del candidato Vice Presidente Davide Di Russo della Lista Insieme per la Professione, pubblicata giovedì 6 dicembre 2012.
Cari Colleghi,
nel corso della recente campagna elettorale per il rinnovo del CNDCEC ci siamo sinceramente e lealmente battuti per l’affermazione dei principi e dei valori che riteniamo patrimonio comune della nostra Categoria, impegnandoci nell’esclusivo interesse e a tutela della generalità dei Colleghi.
Come tutti abbiamo purtroppo dovuto constatare, si è trattato di una campagna elettorale dai toni talvolta aspri e dall’esito ancora incerto (perché condizionato dal voto espresso dai Consigli di Bari e di Enna da tempo decaduti e dunque privi di alcuna capacità di elettorato attivo); ma, ciò che è peggio, dall'epilogo comunque deleterio perché, quale che sia il vincitore, ne risulterà una Categoria spaccata a metà, proprio quando sarebbe stata al contrario necessaria la massima unità e condivisione, per far fronte comune dinanzi alle avversità del momento che stiamo attraversando.
Duole inoltre prendere atto che altri non hanno esitato a ritenere che la durezza dello scontro giustificasse il ricorso a ogni mezzo, così da spostarlo oltre il fisiologico limite della competizione elettorale fin anche nelle aule di tribunale, accettando così il rischio di innescare (come poi è stato) una spirale giudiziaria tale da mettere comunque a repentaglio la stabilità del risultato che verrà proclamato (quale esso sia), a scapito, ancora una volta, dell’immagine e degli interessi della nostra Professione.
Non é certo necessario dilungarsi oltre sugli episodi a dir poco deplorevoli (come neppure la peggiore politica ci ha abituato) che hanno suggellato la competizione; è sufficiente ricordare come, a scrutinio appena concluso, siano stati presentati sette esposti avanti la Procura di Aosta, per eccepire l’invalidità del trasferimento del domicilio professionale di Giorgio Sganga dall’Ordine di Paola a quello di Aosta (da cui discenderebbe la decadenza della lista “Insieme per la Professione: la Forza dell’Identità”), e rammentare quanto accaduto nella seduta del CNDCEC dello scorso 21 novembre 2012, chiamata a decidere in ultima istanza la questione e contrassegnata purtroppo da scorrettezze e anomalie tanto gravi quanto desolanti e tali da aver reso inevitabile la presentazione di un esposto alla Procura di Roma finalizzato in primis al sequestro delle delibere e degli atti in tale seduta adottati.
Per quanto ci riguarda ci siamo messi in gioco in prima persona, nella convinzione che la competizione elettorale fosse strumentale a selezionare un gruppo dirigente in grado di unire l’intera Categoria, non di dividerla ancor più aspramente.
Ci pare invece che si sia perduto di vista il fine comune, che non può che essere quello di rafforzare la Categoria, oggi ferita da una serie di durissimi colpi, portati non solo dalla criticità della contingenza economica ma anche da una sequela di provvedimenti legislativi che ne hanno minato, restringendole, le competenze e che hanno svilito la nostra figura professionale.
Chiunque farà parte del Consiglio Nazionale dovrà lottare per risolvere i problemi che i Colleghi si trovano ad affrontare quotidianamente, ascoltando le istanze che arrivano da tutti i territori sia di grandi che di piccole dimensioni.
Per poter far ciò, il nuovo organo avrà bisogno di poter operare con la massima forza e autorevolezza; proprio ciò che un’incerta e lacerante querelle giudiziaria su più fronti non può che minare, generando un Consiglio Nazionale destinato a risultare indebolito, perché esposto, sin dall’insediamento, al rischio perenne di delegittimazione.
Ci domandiamo allora se non sia opportuno, da parte di tutti i candidati, e nell’interesse esclusivo della Categoria, un passo indietro, al quale noi per primi saremmo disponibili, con senso di responsabilità e consapevoli del fatto che le recenti elezioni non solo non hanno ancora visto alcun vincitore ma, purtroppo, hanno segnato una grande sconfitta della nostra Professione.
Allo stesso senso di responsabilità e consapevolezza chiamiamo però i componenti della lista concorrente – primi fra tutti, Claudio Siciliotti e Raffaele Marcello – chiedendo loro, al cospetto degli Iscritti, di dichiarare analoga disponibilità a fare un passo indietro.
Un passo indietro che consenta di svelenire gli animi e azzerare l’evento elettorale appena celebrato, creando quindi le condizioni per riaprire un ampio dibattito che, con l’impegno di tutti, non lasci nuovamente spazio a inutili, controproducenti e laceranti disgregazioni o polemiche.
Non è ancora tardi per manifestare questo senso di responsabilità e consapevolezza che valga a dimostrare che, per tutti, gli interessi della Categoria prevalgono sempre e comunque sulla pur comprensibile ambizione personale legata al prestigio della carica elettiva.
Solo così, crediamo, potremo finalmente assicurare alla nostra Professione l’autorevolezza che i suoi 114.000 iscritti e le sue tante eccellenze hanno il diritto di pretendere.
Gerardo Longobardi Davide Di Russo
Candidato Presidente e Componenti Candidato Vice Presidente e Componenti
LISTA INSIEME PER LA PROFESSIONE LISTA INSIEME PER LA PROFESSIONE: LA FORZA DELL’IDENTITÀ DEL COMMERCIALISTA