La Corte di Cassazione, con Ordinanze depositate il 21 maggio 2018, ha stabilito che i Consiglieri ed il Presidente di un Ordine territoriale non possono essere eletti per un numero di mandati consecutivi superiore a due, a prescindere dalla carica (Consigliere ovvero Presidente) ricoperta nei precedenti due mandati, rinviando la causa al Consiglio Nazionale. In tal modo, la Corte di Cassazione ha superato la precedente e consolidata interpretazione dell’art. 9, comma 9, del D.Lgs. n. 139/2005, fornita dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (PO 265/2014 e PO 262/2016 ) e avallata dal Ministero della Giustizia (con sua Nota 11 febbraio 2015 ). Su tale precedente impostazione si era legittimata - tra le altre - la ricandidatura del Dott. Mario Civetta alla Presidenza del Consiglio dell’Ordine di Roma per il quadriennio 2017-2020 unitamente a quella di altri 54 Ordini territoriali tuttora in carica.
A seguito di tali Ordinanze, in sede di riassunzione del giudizio da parte attrice, il Consiglio Nazionale in data 11 settembre 2018, sulla scorta delle Ordinanze 2018 della Cassazione ed in contrasto con quanto in precedenza indicato, ha:
i. dichiarato l’ineleggibilità del Dott. Mario Civetta a Presidente dell’Ordine di Roma per il mandato consiliare 2017-2020;
ii. dichiarato l’esclusione della lista del medesimo Presidente dalla procedura elettorale svolta per detto mandato;
iii. disposto di comunicare tale decisione al Ministero della Giustizia affinché quest’ultimo adotti i provvedimenti conseguenti ex art. 17 del D.Lgs. 139/2005.
Si ribadisce che l’Ordine di Roma, deliberando l’ammissione della candidatura di cui trattasi, ha seguito con legittimo affidamento le indicazioni a suo tempo fornite dal Consiglio Nazionale e dal Ministero della Giustizia.
Si evidenzia inoltre che nessuno dei candidati non eletti ha proposto reclamo ex art 22 del D.Lgs. n. 139/2005 contro i risultati delle elezioni del Consiglio dell’Ordine di Roma, risultati che devono dunque intendersi cristallizzati.
Da ultimo si ribadisce che altri 54 Consigli degli Ordini territoriali italiani (un terzo del totale) si trovano oggi nella medesima condizione dell’Ordine di Roma visto che, affidatisi anch’essi alle medesime indicazioni al tempo impartite dal Consiglio Nazionale e dal Ministero della Giustizia, hanno oggi in carica un Presidente che, sommando il suo attuale mandato con quelli precedenti, sta svolgendo il terzo mandato consecutivo ancorché con cariche diverse. Detti Ordini territoriali, peraltro, hanno tutti concorso all’elezione del Consiglio Nazionale attualmente in carica.
Parere del Ministero della Giustizia
Dispositivo del Consiglio nazionale in merito ai ricorsi in riassunzione
Lettera al Ministero della Giustizia
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